La fattura va
emessa alla data dell’incasso del compenso (saldo o acconto).
La fattura, come
documento valido ai fini IVA, non va confusa con la fattura pro-forma, che non
comporta addebito di IVA, e che costituisce solo un pro-memoria al cliente.
Questo tipo di documento è stato ammesso per evitare che il professionista
emetta fattura e debba anticipare l’IVA quando il pagamento avviene qualche
mese dopo l’emissione della fattura.
E’ importante
ricordare che, se il cliente paga un acconto, esso va fatturato.
L’importanza
di questa sottolineatura si spiega con la rilevanza, ai fini IVA e reddituali,
di un acconto, mentre rimane irrilevante il “fondo spese”, che con la necessità
di provare documentalmente tali circostanze in caso di verifica.
In caso di
pagamento rateale la fatturazione avverrà in questo modo:
Compenso pattuito
come da preventivo: euro 1.000, pagamento in tre rate.
All’incasso di
ogni rata l’avvocato emetterà la fattura di Euro 333,33, oltre a C.P.A. ed IVA.
Acconto compenso come da incarico del…. 333,33
C.P.A. 13,33
Imponibile 346,66
IVA 72,80
Totale fattura 419,46
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