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Cosa è la diligenza del buon padre di famiglia

Il primo comma dell'art. 1176 c.c. prevede che il debitore deve usare, nell'adempimento dell'obbligazione, la diligenza del buon padre di famiglia. Non indica, però, quali siano i presupposti ed i caratteri del livello di tale diligenza.
La giurisprudenza fornisce una chiara risposta sul punto: il buon padre di famiglia è colui il quale ha un livello di avvedutezza anche superiore a quella dell'uomo medio, secondo il modello di cittadino cauto, prudente ed accorto che vive in un determinato ambiente sociale, secondo i tempi, le abitudini, i rapporti storico-politici ed economici.
Dunque, il buon padre di famiglia non è tenuto, ad esempio, a risolvere ed a dare soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà: ad esempio, quindi, il professionista o il prestatore d'opera intellettuale
rispondono solo per dolo o colpa grave (detta responsabilità attenuata) nel caso debbano affrontare problemi tecnici di grave difficoltà.
Diversamente, gli stessi rispondono con un livello di  diligenza più intensa e concreta se incombe su di loro  (in qualità di lavoratori qualificati ed esperti in una certa attività professionale) l'onere di eseguire il lavoro a regola d'arte e secondo le tecniche proprie di quell'attività a loro richiesta, senza che al riguardo possa trovare neanche applicazione la disposizione esclusiva della detta responsabilità contenuta negli usi locali, trattandosi di inammissibile uso "contra legem".

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