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SANZIONE AMMINISTRATIVA - RICORSO - MODELLO ART. 158 CDS (CODICE DELLA STRADA)



UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI …
RICORSO
IN OPPOSIZIONE A SANZIONE AMMINISTRATIVA
AVVERSO VERBALE N. … – CRON.REG.N. …/…
EMESSO DAL COMUNE DI …

Per il Sig. …, nato a … il …, residente in …, via …, n. …, codice fiscale …, ed elettivamente domiciliato in …, via …, n. …, presso lo studio dell’avv. … (C.F.: …) che la rappresenta e difende, giusta delega a margine al presente atto

- ricorrente

CONTRO

il COMUNE DI …, in persona del Sindaco pro-tempore, con sede legale in …, via …, n. …;

- resistente

PREMESSO CHE

1. Il giorno … alle ore … circa veniva elevato all’istante accertamento di violazione all’art. 158 del Codice della Strada per avere la stessa, in via … n. …, sostato “negli spazi riservati a persona diversamente abili”;
2. La contestazione immediata della violazione non veniva effettuata per assenza del trasgressore;
3. In conseguenza del predetto avviso di accertamento, veniva irrogata la sanzione di €. 80,00 ed applicata la decurtazione di n. 2 punti dalla patente di guida;
4. Tale accertamento appariva immediatamente del tutto privo di logica in quanto l’odierna ricorrente è titolare di apposito contrassegno che le consente la sosta sui posti riservati ai diversamente abili, regolarmente esposto in tale occasione;
5. Di conseguenza, al fine di evitare all’Amministrazione Comunale l’avvio di una procedura infondata con conseguente inutile dispendio delle risorse pubbliche, l’odierna ricorrente incaricava il proprio legale di recarsi presso gli uffici della Polizia Locale di … per presentare istanza di annullamento in autotutela ex art. 21-nonies L. n. 241/90, acquisita agli atti dell’Amministrazione con protocollo n. …, utilizzando peraltro la modulistica presente sul sito del Comune di …;
6. che tale istanza veniva insipiegabilmente rigettata, con il seguente provvedimento: ...
Tanto premesso, per quanto esposto deve ritenersi la nullità e/o annullabilità dell’accertamento e l’istante, come sopra rappresentato, difeso e domiciliato, ricorre avverso il suddetto verbale per i seguenti

MOTIVI

I. MANCATA VIOLAZIONE DELLA NORMA CONTESTATA
Nel verbale di accertamento, impugnato, si legge che la ricorrente “sostava nello spazio riservato alla fermata o alla sosta dei veicoli per persone invalide”, in … e, da tale circostanza, rilevavano la violazione dell’art. 158, commi 2 e 5 del C.d.S.
Al momento della contestazione della violazione, quindi, l’agente accertatore – il cui nominativo del tutto inspiegabilmente ed illegittimamente non appare sull’avviso – lasciava sul parabrezza dell’autovettura verbale di accertamento n. ....
Tuttavia, tale violazione non è ascrivibile al ricorrente in quanto egli è titolare di apposito contrassegno per la sosta delle persone invalide, che per di più era anche esposto in occasione dell’elevazione del verbale.
Tale circostanza, peraltro, è oltremodo pacifica in quanto lo sconosciuto agente accertatore non ha mai dato atto dell’assenza del contrassegno esposto nell’autovettura, né in occasione dell’avviso di accertamento né nel successivo verbale di contestazione.
È evidente, quindi, l’illegittimità ed abnormità del provvedimento che deve senz’altro essere annullato.


II. GLI ULTERIORI PROFILI DI NULLITÀ DEL VERBALE.
II.1. Nonostante l’evidente assorbenza del motivo che precede, si ritiene comunque di evidenziare gli ulteriori motivi di illegittimità del verbale oggi gravato con il presente ricorso.
Come accennato, sull’avviso di accertamento manca qualsivoglia riferimento al nominativo dell’agente accertatore.
Viene, infatti, indicata una sigla (illeggibile) con accanto l’indicazione di una presunta matricola (…, non è dato sapere), di modo che non è neppure possibile identificare l’effettivo accertatore.
Ma vi è di più.
Nel successivo verbale di accertamento, poi, pur comparendo il nominativo del presunto agente accertatore, manca qualsivoglia indicazione circa il numero identificativo di matricola, cosicché non è neppure possibile accertare la corrispondenza tra i due soggetti che hanno elevato, rispettivamente, avviso di accertamento ed il successivo verbale di contestazione!!!
Peraltro, non può tacersi come la sigla riportata sull’avviso nemmeno corrisponda alle iniziali del presunto agente accertatore indicato nel verbale.
Anche per tali ragioni, quindi, il verbale merita di essere annullato.
II.2. Ancora deve evidenziarsi come nell’avviso di accertamento venga contestata unicamente la violazione dell’art. 158 C.d.S., senza che venga indicata in maniera più puntuale la violazione presuntivamente commessa.
II.3. Sotto un ulteriore profilo, poi, il verbale impugnato è illegittimo in quanto vengono irrogate alla ricorrente anche “€. 18,52 per spese postali e amministrative”.
Tuttavia, nella precedente comunicazione del …, tali ulteriori spese venivano quantificate in €. 13,40.
Si tratta, a ben vedere, di un aumento di ben il 30% del tutto ingiustificato!
Anche sotto tale profilo, quindi, emerge l’evidente ed ulteriore vessatorietà del verbale impugnato.

ISTANZA DI SOSPENSIONE
Il fumus emerge da quanto esposto sin qui.

Per quanto riguarda il periculum, deve evidenziarsi come lo stesso sia insito nell’infondatezza della pretesa dell’Amministrazione, sicché ogni eventuale ulteriore azione giudiziaria che dovesse intraprendere la ricorrente in ragione e conseguenza dell’illegittima condotta del Comune di ... le comporterebbe comunque un esborso non dovuto.

Al contrario, la concessione della invocata misura cautelare non arrecherebbe alcun vulnus all’Amministrazione che, anzi, ne gioverebbe unicamente, per quanto esposto sin qui.

Alla luce di quanto esposto sin qui, peraltro, si rappresenta l’opportunità che l’Ill.mo Giudice trasmetta gli atti del presente giudizio alla competente Procura presso la Corte dei Conti, ai fini dell’accertamento del danno erariale causato dalla incomprensibile condotta del Comune di ….

Tutto ciò premesso, l’istante ai sensi dell’art. 22 della legge 689/81,

RICORRE

all’Ill.mo Giudice di Pace affinché, voglia:
- in via preliminare, sospendere l’efficacia del verbale impugnato;
- in via principale, accertare e dichiarare l’inesistenza, l’inefficacia e, comunque, l’illegittimità dello stesso e, per l’effetto, disporne l’annullamento,
- in via subordinata, disporre l’applicazione del minimo e/o la rateizzazione della sanzione.
In via istruttoria:
Si depositano:
1. avviso di accertamento violazione n. …
2. copia conforme ex artt. 19 e 47 del DPR n. 445/2000 del contrassegno invalidi della ricorrente;
3. istanza di annullamento in autotutela (in originale);
4. ricevuta di presentazione istanza di annullamento in autotutela prot. … (in originale);
5. modello istanza di annullamento in autotutela presente su sito web del Comune di …;
6. verbale di accertamento n. …
Con vittoria di spese, diritti e onorari, oltre IVA e CPA, da distrarsi a favore del procuratore antistatario.
Ai fini del pagamento del contributo unificato per le spese di giustizia, i sottoscritti difensori dichiarano che il valore della presente controversia è pari ad €. 98,52 e, pertanto, è soggetta al pagamento del contributo unificato nella misura di €. 37,00.
Il sottoscritto difensore dichiara di voler ricevere le comunicazioni a norma dell’articolo 176 c.p.c. presso il numero di fax … o al seguente indirizzo pec …
Con espressa riserva di ulteriori deduzioni ed integrazioni, anche istruttorie.
Luogo, data e firma avvocato