Il recupero dei costi per la ricostruzione dell'Abruzzo, in seguito al terremoto del 2009, ricostruzione che (diversamente da quanto ci avevano fatto credere) costituisce un problema ancora non risolto, graverà in larga parte sulla giustizia, sui cittadini e in definitiva - ancora una volta - sugli avvocati.
Infatti, la crisi giudiziale è di nuovo aggravata senza che alcun provvedimento di tutela degli Avvocati sia stato messo in atto (perlomeno per quanto a nostra conoscenza) dai relativi ordini o dal CNF o dagli avvocati che siedono in Parlamento.
Più in particolare, con emendamento al decreto legge n. 43/2013 si è deciso un ulteriore aumento delle marche da bollo, approvato dal senato.
Le marche che oggi si pagano € 1,81 saranno pagate € 2,00 euro, mentre le marche di € 14,62 saranno pagate € 16,00. Una goccia nel mare, è vero, ma il mare è ormai prosciugato.
Tutto ciò nel silenzio (o, comunque, senza l'adeguato e dovuto risalto) da parte organi preposti alla tutela (tutela???) degli Avvocati che, ancora una volta rimangono in silenzio di fronte agli aumenti e di fronte alla crisi dell'Avvocatura.
Inoltre, lo Stato recupererà grazie al suddetto emendamento, in un anno e mezzo, il miliardo e duecento milioni di euro necessari per la ricostruzioni dell’Abruzzo. Successivamente, una volta raggiunto il detto obiettivo, le marche da bollo diminuiranno di nuovo? Ci crediamo poco, pure alla luce del silenzio assordante che sempre di più riguarda gli avvocati e la giustizia.
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