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Giudice istruttore (monocratico)

Il Giudice è colui al quale si rivolge colui che chiede la tutela di un proprio diritto, ritenuto violato.

Egli deve:

- Essere scelto per concorso (ex art. 106 Cost.), salvo che nei casi di seguito esaminati (GdP, GOT e GOA);
- Essere indipendente ed insindacabile da qualsiasi altro potere dello Stato.

Nelle cause relative alla materia civile, il tribunale (primo grado) normalmente opera con un unico giudice, detto monocratico o istruttore.

Le Corti d'Appello (secondo grado o gravame) e la Corte di Cassazione (terzo grado o giudizio di legittimità) sono, infatti, sempre collegiali, mentre il Giudice di pace sempre monocratico.

Il tribunale, invece, giudica in veste collegiale solo alcuni tipi di cause e, in particolare:
1) cause devolute alle sezioni specializzate;
2) cause per le quali è obbligatorio l'intervento del P.M. salvo che non sia diversamente disposto;
3) nelle cause previste dalla legge fallimentare;
4) impugnazione delle deliberazioni d'assemblea delle e del C.D.A. (Consiglio d'Amministrazione);
5) cause decise con procedimenti in camera di consiglio;
6) Impugnazione di testamenti;
7) cause di risarcimento del danno derivante dall'Autorità Giudiziaria.

In tutti gli altri casi il Tribunale agisce in veste monocratica ed il Giudice è detto, appunto, istruttore.

I giudici, inoltre, possono essere ordinari (o togati), se nominati a mezzo concorso pubblico (lo sono sempre i magistrati d'appello e di cassazione oppure Onorari (lo sono sempre i Giudici di Pace, poichè essi sono  nominati in modo elettivo).

I giudici di tribunale sono perolpiù ordinari, ma vi sono casi di giudici di tribunale Onorari (c.d. GOT o GOA).


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