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art. 247 c.p.p. - Casi e forme delle perquisizioni


Quando vi è fondato motivo di ritenere che taluno occulti sulla persona il corpo del reato o cose pertinenti al reato, è disposta perquisizione personale. Quando vi è fondato motivo di ritenere che tali cose si trovino in un determinato luogo ovvero che in esso possa eseguirsi l'arresto dell'imputato o dell'evaso, è disposta perquisizione locale.

Quando vi è fondato motivo di ritenere che dati, informazioni, programmi informatici o tracce comunque pertinenti al reato si trovino in un sistema informatico o telematico, ancorché protetto da misure di sicurezza, ne è disposta la perquisizione, adottando misure tecniche dirette ad assicurare la conservazione dei dati originali e ad impedirne l’alterazione.

La perquisizione è disposta con decreto motivato.

L'autorità giudiziaria può procedere personalmente ovvero disporre che l'atto sia compiuto da ufficiali di polizia giudiziaria delegati con lo stesso decreto.
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Giurisprudenza sull'art. 247 c.p.p.
Cass., massima ordinanza n. 899 del 23.05.1992
Nel caso di perquisizione illegittimamente disposta, il fatto che la stessa abbia avuto un esito positivo perché conclusasi con il rinvenimento ed il sequestro di alcuni documenti giudicati utili ai fini delle successive indagini, non può essere ritenuto evento idoneo a disperdere gli effetti conseguenti al riconoscimento dell'insussistenza originaria delle condizioni che legittimavano il ricorso a quello specifico strumento di ricerca della prova, atteso che il conseguimento del risultato cui l'atto era predisposto non è sussumibile nella categoria delle sanatorie generali delle nullità, quando non ricorrano le condizioni di cui all'art. 183 c.p.p.

Cass., Sez. Unite, massima sentenza n.. 23 del 29.01.1997
In forza del principio di tassatività dei mezzi d'impugnazione stabilito dall'art. 568 c.p.p., l'istituto del riesame non è applicabile al decreto di perquisizione, poiché manca l'espressa previsione di tale rimedio con riferimento al provvedimento "de quo". Tuttavia, qualora la perquisizione sia finalizzata al sequestro e i due decreti siano inseriti in un unico contesto, il riesame coinvolge anche la perquisizione, per la stretta interdipendenza delle due statuizioni, nei limiti, però, di un'indagine strumentale all'accertamento della legittimità del sequestro medesimo. Conseguentemente, in sede di riesame, i motivi che costituiscono autonoma censura della perquisizione non possono essere presi in considerazione.

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